D’AVENIA: “RAGAZZI NON ABBIATE PAURA DI AVERE PAURA”

“Non bisogna avere paura di avere paura”. Alessandro d’Avenia lo ha ripetuto molte volte alla numerosa platea che lo ha seguito alla Cattolica nel ciclo Let’s book. Lo scrittore siciliano è abituato a parlare con gli studenti, perchè è anche insegnante; ai ragazzi ha spiegato cosa sta dietro al suo ultimo romanzo Ciò che inferno non è in cui narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile, dando vita alla figura di un uomo che ha fatto la storia della lotta contro la mafia, Don Pino Puglisi, di cui lo stesso d’Avenia è stato studente nella Palermo degli anni novanta.

L’intervista nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

D'AVENIA

BILANCIO SOCIALE PIACENZA EXPO: INDOTTO SUL TERRITORIO DI 5 MILIONI 300 MILA EURO

Un bilancio non contempla i soli aspetti economici finanziari e contabili di un’ente pubblico o una società, ma anche quelli etici, ovvero le ricadute che le attività hanno sulla città. Si chiama bilancio sociale. Il Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza, presieduto dal prof. Paolo Rizzi, ne ha redatto uno sulle attività di Piacenza Expo, o meglio sulle ricadute che l’attività dell’ente fieristico ha sul territorio sia a livello locale che nazionale. Gli autori sono due giovani neo laureati in economia della Cattolica di Piacenza, Giulia Cazzamali e Giacomo Baratti che oggi stanno perfezionando gli studi in Danimarca. “Pc Expo lavora di più e costa di meno rispetto al passato – ha sottolineato Angelo Manfredini, presidente di Piacenza Expo –  fa più fiere, in attivo, e per questo ha chiesto ai soci un investimento di un milione e mezzo di euro, chiuderà il 2014 con un risultato in attivo a differenza di molti altri enti fieristici. Ed è per questo che possiamo dire di essere in grado rigenerare un indotto pari a 5 milioni e 300 mila euro’.

Nella ricerca si evidenzia l’indotto pro capite medio dell’espositore, 140 euro, e del visitatore 40 euro, cifre che escludono i trasporti. E tenendo conto della provenienza degli espositori che arrivano da lombardia, veneto, toscana e piemonte, l’indotto a livello nazionale sfiora i 15 milioni di euro. Dati importanti di cui bisogna certamente tenere conto in un momento in cui si parla di un accorpamento a livello regionale degli enti fieristici. Dallo studio del Lel emergono alcune criticità: unanime quelle che riguardano gli spazi che hanno ricevuto una valutazione insufficiente sia da parte degli esterni che degli interni, ovvero persone delle provincia di Piacenza. Positivo per entrambi invece il giudizio che riguarda il vantaggio commerciale, uno degli aspetti più significativi della ricerca.

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AVVOCATI DI STRADA, UNA VOCE ALLE PERSONE INVISIBILI. A TUTTO TONDO

Sono persone senza identità, persone fantasma. Chi non possiede una residenza è considerato, per la legge, invisibile. Gli esclusi di fatto e di diritto, clochard, senza tetto che non possono avere alcuna assistenza, da quella legale a quella sanitaria. Gli avvocati di strada, la cui onlus esiste anche a Piacenza dal 2011, nascono proprio per permettere ai senza fissa dimora di ottenere una residenza dal Comune e conseguentemente un documento di identità. In quattro anni sono passati a questo sportello un centinaio di persone, giovani e meno giovani, stranieri e italiani.

I tempi affinchè la città, entro la fine del mandato della giunta Dosi, abbia una nuova piscina olimpionica ci sono. Almeno sulla carta, parola dell’assessore allo sport Giorgio Cisini. Tramontato definitivamente il progetto della piscina alla Madonnina, sul tavolo dell’assessorato ai lavori pubblici ci sono due progetti, uno più minimal, l’altro più ambizioso che prevederebbe una nuova piscina regolamentare per la pallanuoto e la ristrutturazione dell’impianto del Polisportivo.

Mangiando in modo corretto ed equilibrato si può prevenire l’80 per cento delle malattie. Una nuova conferma è arrivata da Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, e volto noto di numerosi programmi tv. Alla Cattolica per il ciclo di incontri A tutto Campus ExpoEdition, ha promosso le dieta mediterranea e la piramide alimentare come le uniche possibili per la prevenzione delle malattie.

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LE DUE FACCE DEL CIBO: NUTRE E DISTRUGGE

Le due facce della stessa medaglia: il cibo che nutre ma che può anche distruggere. In un momento storico in cui tutti parlano di cibo, dai programmi televisivi che spopolano, alle diete più improbabili, soprattutto i più giovani sono bombardati da messaggi non sempre positivi. Il ciclo di incontri promosso dell’Università Cattolica di Piacenza A tutto campus Expo Edition, Dire fare e mangiare, vuole comunicare il cibo buono che fa bene. “Non c’è solo il cibo che nutre – spiega Ettore Capri coordinatore degli incontri – ma anche quello che uccide che si manifesta attraverso i disturbi alimentari classici e più moderni, come la ricerca di un cibo che talvolta non esiste”.

Silvia, una delle protagoniste del documentario Ciò che mi nutre mi distrugge, prodotto in collaborazione con RAI 3, è arrivata a compiere gesti di autolesionismo perchè il corpo da portarsi appresso è diventato insostenibile. Molte ragazze, in età sempre più preadolescente, vedono nella bulimia e nell’anoressia le uniche vie che rispondono al loro canone di perfezione. Storie di disagio, sofferenza, inadeguatezza, ma anche di speranza, che si esprimono attraverso il tragico tentativo di dominare il proprio corpo. “I fattori di rischio esterni sono molto potenti – spiega Flavio Bonfà psichiatra – non tutti per fortuna sviluppano comportamenti a rischio, ma le persone più vulnerabili sono quelle più esposte. L’età dei giovani che soffrono dei disturbi alimentari è sempre più bassa speculare ad un processo di adultizzazione delle ragazze; si vedono sempre più modelle bambine e comportamenti adulti, come il trucco, in età pre pubere”. 

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PAGNONCELLI: “CITTADINI VERI ATTORI DEL CAMBIAMENTO”

Sostenere che investire sulla cultura è fondamentale per far ripartire il nostro paese è praticamente una banalità, il concetto, dunque, va ampliato. Il vero problema è far prendere consapevolezza del ruolo sociale e delle responsabilità del cambiamento di questo paese. Nando Pagnoncelli, CEO IPSOS Italia, ospite del Dies Academicus dell’Università Cattolica, ha allargato il discorso al ruolo individuale dei cittadini nel processo di trasformazione. “Occorre che i cittadini prendano coscienza del ruolo che hanno; a questo proposito la formazione finalizzata ad un lavoro è riduttivo per far ripartire l’Italia, le famiglie in questo assumono un ruolo fondamentale”. A Pagnoncelli che i sondaggi li fa di mestiere ed ha un quadro della situazione ben delineata, abbiamo chiesto l’indice di gradimento degli italiani verso le politiche della scuola dell’attuale governo. “Il gradimento è sempre rischioso perchè presuppone aspettative che se disattese, portano delusioni”.

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GHIZZONI, UNICREDIT:”IL 2015 SARA’ L’ANNO DELLA RIPRESA”

Il 2015 sarà l’anno della ripresa. È un annuncio che abbiamo sentito da più parti e che ha ricevuto conferme autorevoli. Non ultima quella dell’amministratore delegato di Unicredit, il piacentino Federico Ghizzoni che ha partecipato alla XI Lezione Mario Arcelli all’Università Cattolica. Tema “Europa e Unioni bancarie”: un obiettivo oggi più vicino perchè sono le politiche ad andare in questa direzione, nonostante l’iniziale scetticismo. “Gli effetti positivi della Banking Union – ha detto Ghizzoni – si sono registrati soprattutto sull’economia reale: con una dispionibilità di liquidità a tassi bassi, la riduzione del costo dell’energia, le riforme che stanno arrivando”.  Come il jobs act: un provvedimento che l’ad Ghizzoni vede positivamente come gran parte dei rapprensetanti del mondo produttivo, “una legge per certi aspetti migliorabile ma che permette di assumere a tempo indeterminato da subito: Unicredit nel 2015 assumerà 1500 giovani a tempo indeterminato. E’ cambiato il modo di pensare di chi fa impresa, si è ricominciato ad investire, e questo è un segnale di ripresa”. Nonostante questo però i dati sulla disoccupazione giovanile in Italia sono allarmanti.

A Ghizzoni abbiamo chiesto anche una valutazione su Expo 2015, lui piacentino che lavora a Milano nel cuore pulsante di quella che sarà la kermesse mondiale. “Nonostante i vari ritardi, anche questa volta l’Italia arriverà pronta all’inizio; Expo porterà a Milano un incremento della produttività del 3-4% e questo certamente avrà una ricaduta positiva anche sui territori limitrofi”. Come Piacenza, appunto.

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COTTARELLI:”SPENDING E RIFORME NON SI ESCLUDONO”

Il commissario straordinario Cottarelli ha deciso di non rispondere alle domande dei giornalisti invitandoli ad assistere alla lezione Arcelli in programma all’Università Cattolica. L’occasione era ghiotta anche perchè in questo momento il commissario Cottarelli ha il delicato compito di far quadrare i conti, operando tagli in quei settori dove negli anni si è speso troppo, soprattutto nella pubblica amministrazione. Proprio a questo proposito il Presidente della Provincia Trespidi nel corso dei saluti ha chiesto che venga premiato il merito facendo le distinzioni opportune, “non trattando l’argomento in modo populista come hanno fatto alcuni gruppi editoriali – ha detto.   Il rischio di collasso dei servizi è vicino, liberateci dal patto di stabilità”.

Cottarelli ha ripercorso le tappe che hanno portato alla modalità di revisione della spesa contenute nel decreto legge approvato il 24 aprile scorso. La crisi del 2008 ha avuto gravi conseguenze sulla finanza pubblica producendo un debito del 108% rispetto al Pil raggiungendo mai livelli così alti. Tra il 2009 e il 2012 si sono operati tagli nella direzione di ridurre la spesa ma non sono stati sufficienti. Per questo il commissario straordinario insieme al suo staff hanno individuato le aree in cui la spesa era troppo elevata, tra queste beni e servizi e pubblica amministrazione.

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