TIENE L’INDUSTRIA PIACENTINA, MA “I DAZI AL 50%, DI ACCIAIO E ALLUMINIO, NON SONO ACCETTABILI”

Il fatturato è tutto sommato buono, con un incremento dell’1,27%, grazie soprattutto al mercato interno cresciuto dell’1,35%, mentre il contributo del mercato estero si è limitato ad un +0,56%.
Sono i dati principali che si riferiscono al primo semestre 2025 raccolti nella consueta indagine congiunturale di Confindustria Piacenza basato sulla somministrazione di un questionario ad imprese che rappresentano circa 4 miliardi di fatturato e corca 8mila addetti.

Sono i dazi a preoccupare non poco anche gli industriali piacentini: se si tiene conto che gli Stati Uniti rappresentano il quindi paese di esportazione per l’Italia, e che dal 2020 le esportazioni piacentine, per i due terzi riguardanti la meccanica, sono cresciute dell’88%. Non solo, a rendere ancora più tesa la situazione c’è pure la percentuale dei dazi che si alza dal 15 al 50% per acciaio e alluminio, materie prime utilizzate per semilavorati anche dalle imprese piacentine.

Nonostante tutto, la tempra degli imprenditori è notoriamente forte; per cui le previsioni per i prossimi sei mesi indicano una tendenza positiva di incremento fatturato per il 37%, solo per il 15% un calo. In questa situazione occorre guardare ad altri paesi come India, Cina e Africa, la vera scommessa, oltre che dare massima priorità all’indipendenza energetica. Nella sua analisi il presidente Parenti non ha nascosto le perplessità in merito agli aiuti, certo importanti, arrivati dai fondi del PNRR, che però hanno portato ad una crescita dello 0,5; “mi sarei aspettato almeno un 2-3% mi domando cosa accadrà quando i finanziamenti termineranno nel giugno del 2026”.

E poi guardando a casa nostra, in merito alle recenti osservazione al PUG presentate anche dagli industriali, ciò che conta, hanno ribadito presidente e direttore, sono la visione di sviluppo e la flessibilità. In merito alla nuova sede annunciata nel corso dell’80esima assemblea di giugno, ad ottobre verrà depositata la domanda per i lavori, che vede un progetto molto corposo, con la priorità per spazi di attività di formazione per i ragazzi, con Its e post diploma: una cittadella dell’imprenditoria, ma anche di formazione.

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