A PIACENZA LA CASSA INTEGRAZIONE CRESCE DI PIU’ CHE IN REGIONE E IN ITALIA

La cassa integrazione cresce, a Piacenza, ad un ritmo superiore a quello regionale e nazionale; nel primo semestre del 2025 le ore sono arrivate a 800mila unità, 290mila in più rispetto al primo semestre del 2024, con una variazione complessiva del 56%, superiore a quella regionale e nazionale. I dati sono stati elaborati dall’Ufficio Statistica della Provincia di Piacenza.

L’utilizzo della CIG ha riguardato per la maggior parte la cassa ordinaria, cioè quella a supporto delle crisi congiunturali, che con 589mila ore (i tre quarti del totale) cresce del 41% a livello tendenziale, mentre la cassa straordinaria (relativa a situazioni di crisi strutturali e a riconversioni aziendali) passa da 96mila a 213mila ore (+121%), rimanendo invece a zero per il terzo anno consecutivo la cassa in deroga (ampiamente utilizzata durante la pandemia da turismo e commercio). Nei confronti territoriali, Piacenza si distingue in particolare per il significativo aumento della cassa straordinaria, decisamente più elevato di quello sperimentato mediamente in Emilia- Romagna (+38%) e in Italia (+46%).

A livello settoriale, nel corso dei primi sei mesi del 2025 è stata sempre l’industria manifatturiera ad assorbire la quota più elevata di CIG, 628mila ore pari a circa l’80%, e, in quest’ambito, il comparto metalmeccanico con 400mila
ore autorizzate (di queste, 124mila sono relative alla cassa straordinaria). Segue l’edilizia/costruzioni con oltre 92mila ore, poi le industrie estrattive (74mila ore, tutte in regime di cassa straordinaria) e a molta distanza il settore dei trasporti e della logistica con circa 3mila e quello dei servizi con 4mila.

L’incremento della CIG nel semestre è imputabile al maggior ricorso fatto dall’industria manifatturiera da un lato, 230mila ore in più rispetto ai primi sei mesi del 2024 (+58%), delle quali 180mila riconducibili alla metalmeccanica (metallurgia e prodotti in metallo, apparecchi meccanici) e 31mila all’alimentare, e dall’industria estrattiva dall’altro (+74mila ore).
Segna al contrario una riduzione della Cassa Integrazione il settore edilizio e delle costruzioni (-14%), così come quello dei trasporti e della logistica, (-58%, partendo comunque da livelli iniziali molto bassi).

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