DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO IN CENTRO STORICO FINO AL 15 OTTOBRE

Il virus non si è per nulla sopito, sono i numeri a confermarlo:  solo oggi  a Piacenza 11 nuovi contagi (di cui 5 asintomatici legati a focolai già noti), in Italia 402 nuovi casi e 6 decessi.

Il Comune di Piacenza ha emesso una nuova ordinanza che vieta assembramento e uso improprio di spazi pubblici in centro storico. E’ vietata “ogni forma di permanenza, aggregazione e/o stabile e continuativa occupazione dei gradini della scalinata del Duomo di Piacenza e della Basilica di San Francesco, dei gradini di accesso e dei portici di Palazzo Gotico, di Piazzetta Pescheria (intera area, ivi compresa l’area prospiciente lo scalone di Palazzo Gotico), di Piazzetta Plebiscito (zona di collegamento tra la stessa e Piazza San Francesco, nonché sui muretti di pertinenza della Basilica di San Francesco); della rientranza di Via San Siro in prossimità dell’area di accesso alla Galleria del Cinema Politeama”.

l provvedimento – si legge nella nota – assunto in virtù della proroga dello stato di emergenza sanitaria stabilita dal Governo a livello nazionale, sino alla data del 15 ottobre, fa seguito agli accertamenti effettuati dalla Polizia Locale in diverse zone del centro storico nel corso dei quali sono state elevate diverse sanzioni per mancato rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Nelle aree oggetto di divieto, in particolare, sono state rilevate condizioni di oggettivo pericolo dovute a frequenti assembramenti tendenzialmente incontrollati, che favoriscono inoltre occasioni di bivacco, con consumazione di bevande, anche alcooliche, dando origine a comportamenti che generano disturbo e minano il decoro urbano, nonché la corretta conservazione dei beni del patrimonio storico-culturale del territorio. La violazione dei divieti previsti comporta una sanzione amministrativa da 400 a 3000 euro.

“Come ho ricordato proprio in questi giorni – sottolinea il sindaco Patrizia Barbieri – non possiamo permetterci di tollerare comportamenti che vanifichino i sacrifici affrontati nei mesi scorsi dalla nostra comunità o mettano a repentaglio la salute dei cittadini. Occorre prendere atto delle regole poste a nostra stessa tutela, rispettandole con la doverosa attenzione che si richiede a ciascuno di noi: non è in discussione la libertà di socializzazione o di divertimento, purché vi sia sempre la responsabilità di osservare tutte le prescrizioni vigenti e il rispetto di sé stessi e del prossimo”.

 

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