BOLZONI: “RDB, NO ALL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO”. SE NE PARLA A TUTTO TONDO

Expo 2015, ciò che si è ottenuto, a dire il vero poco, e ciò che c’è ancora da fare, a dire la verità molto, sul tema trasporti, ma anche il fallimento Rdb e quella luce, seppur fioca, in fondo al tunnel della crisi lungo più di cinque anni. Una lunga intervista con il Presidente di Confindustria Emilio Bolzoni a pochi mesi dal termine del suo secondo mandato che tocca tematiche delicate, come la trattativa intorno a Rdb, la discussione intorno al jobs act, e aspetti più personali dell’essere uomo e imprenditore ottimista per natura.

Sforamenti, pm 10 alle stelle a soli due mesi dall’inizio del nuovo anno. Nulla di nuovo, solo cronaca di un disastro annunciato da anni. Laura Chiappa, Presidente di Legambiente, traccia una fotografia chiara di come Piacenza dovrà muoversi da qui al 2020 per adeguarsi ad un Piano Regionale dell’aria con paletti e limiti molto precisi. Per Piacenza sarà una rivoluzione copernicana che la costringerà ad una vera trasformazione urbana e culturale.

L’Italia, la sua provincia sono piene di buone notizie da raccontare. Perchè anche le good news facciano notizia. Il giornalista piacentino Giangiacomo Schiavi, firma nota del Corriere della Sera, ha scritto un libro proprio su questa Italia, per quella società minuta che non fa notizia ma che innerva, grazie alla sua produttività, il nostro paese. Ma c’è da lavorare proprio come su Expo 2015. Piacenza in vista di questo evento, non è la primogenita ma piuttosto “una dama di compagnia”.

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IL COMUNE DISTRIBUISCE PIANTE AI PIACENTINI

Alberi e arbusti verranno distribuiti gratuitamente ai piacenti da venerdì 27 febbraio fino ad esaurimento delle 2500 piantine assegnate a livello regionale a Piacenza. Da quattro anni il Comune ha aderito all’iniziativa regionale di assegnazione di alberi ed arbusti forestali ottenendo, nell’autunno 2014, 3.500 esemplari di varie specie autoctone destinati alla riforestazione delle aree urbane . Saranno invece destinati all’iniziativa “Un albero per ogni nato” i restanti alberi che verranno conservati dalla Coop Sociale Geocart e messi a dimora nel 2015. La distribuzione avverrà presso la Cooperativa Il Germoglio di via Bubba venerdì 27 dalle 14 alle 17, sabato 28 e domenica 1 marzo dalle 9 alle 12, da lunedì 2 a venerdì 6 dalle 14,30 alle 17. Ad ogni cittadino residente nel Comune di Piacenza che si presenterà munito dei necessari contenitori saranno consegnati massimo 20 esemplari, con quantità di ogni specie proporzionale al numero assegnato dalla Regione, previa verifica delle generalità anagrafiche e della residenza. Obiettivo: incrementare il patrimonio di verde sia pubblico che privato con specie autoctone, oltre che favorire la crescita della sensibilità e dell’attenzione nei confronti di tale patrimonio nella popolazione.

 arbusti

NUOVO TRENO VELOCE PER EXPO, BENE MA NON E’ ABBASTANZA

Si chiama Stadler Etr 350, e’ il nuovo treno che la regione emilia romagna ha messo a disposizione in occasione di Expo 2015. Partirà dalla stazione di Bologna Centrale alle 7 del mattino, raggiungerà Milano Centrale alla 9.50 con le fermate intermedie di Modena, Reggio Emilia, Parma, Fidenza, Fiorenzuola, Piacenza, Lodi, Milano Rodgoredo, Milano Lambrate e Centrale. Ripartirà da Milano alle 12.15. Nel pomeriggio lo stesso treno partirà da Parma anche alle 14.18 e alle 18.18 alla volta di Milano per gli eventi serali in programma all’Expo. L’ultimo ritorno dal capoluogo lombardo è previsto per le 22.15. Un treno confortevole e veloce, da Piacenza a Milano basteranno 38 minuti, 270 posti, dotato di carrozze disabili, vagoni per biciclette, che percorrerà per tre andate e altrettanti ritorni la tratta Milano Bologna ogni giorno, per sei mesi. Per questo regionale veloce la regione ha stanziato 870mila euro, ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini. Un impegno considerevole certo, che avrà giusto la durata di Expo, sei mesi dal primo maggio al 31 ottobre. L’obiettivo è rendere il treno strutturale e permanente. “Non lo escludiamo – ha risposto l’assessore Donini – dipenderà dalle risorse messe a bilancio in futuro”. L’Etr 350 è il primo e, per ora, unico risultato vero e concreto sul fronte dei trasporti che Piacenza ha portato a casa in vista di Expo. Un tassello di un puzzle ben più complesso formato anche da altri obiettivi ambiziosi come la richiesta, formalizzata poche settimane fa, delle fermate a Piacenza e Parma della linea ad Alta Velocità e un accordo tra Emilia e Lombardia per una linea ferroviaria dignitosa da cui scompaiano per sempre i treni del 1965. “Nonostante il buon risultato di oggi per cui dobbiamo ringraziare la Regione – ha detto il sindaco Dosi – come territorio non ci sentiamo appagati, aspettiamo con fiducia l’evolversi delle altre due nostre richieste”. “Questo è un fatto concreto, utile, perfetto per Expo – ha sottolineato il presidente di Confindustria Emilio Bolzoni – ma non è abbastanza per risolvere il problema. La presenza dell’assessore e del dirigente dimostrano che la Regione è al fianco di Piacenza, altrimenti questo treno non l’avremmo avuto”. Fin’ora, forse, non è stato così.

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PIACENZA EXPO E I CASTELLI DEL DUCATO INSIEME PER IL TURISMO D’IMPRESA

Quando si dice turismo d’impresa. Detto fatto. i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza e Piacenza Expo hanno siglato un accordo che va proprio in questa direzione: per la rete dei castelli promuovere il territorio, intercettare flussi di turisti legato al cosiddetto “business tourism” in arrivo in città, per l’ente fiere contare sul valore aggiunto del marchio Castelli del Ducato e offrire ai visitatori un territorio nuovo da scoprire oltre alla possibilità di alloggio in uno dei 14 alloggi di charme. Un accordo molto concreto frutto della capacità di fare rete a beneficio degli attori stessi che lo hanno firmato e del territorio anche e soprattutto in vista di Expo 2015.

Nel dettaglio Piacenza Expo segnalerà la location del Circuito dei Castelli del Ducato alle aziende interessate ad attività conviviali da organizzare durante il periodo delle fiere. In occasione delle mostre, il biglietto della fiera sarà valido come una speciale “Card del Ducato” che riconosce uno sconto di 1 euro sul biglietto intero valido per la visita ai Castelli da utilizzare entro l’ultimo giorno del mese successivo. La formula verrà testata già a partire dalla prossima edizione di Seminat, Apimell e Buon Vivere.

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OTTO MARZO PER SEMPRE, IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE

Un ricco ventaglio di eventi dal 25 febbraio al 23 aprile, per dimostrare che l’otto marzo si può festeggiare tutti i giorni. In questo spirito lì’amministrazione comunale ha presentato gli appuntamenti per la giornata internazionale della donna. Numerose gli enti ed associazioni che hanno collaborato all’organizzazione degli eventi che vanno dalle letture in biblioteca a mostre d’arte, da spettacoli teatrali (quasi tutti gratuiti) ad incontri con gli studenti delle scuole della città. Inoltre verranno praticati sconti nella giornata dell’8 marzo ai musei civici di Palazzo Farnese, al Museo della Poesia, alla Galleria Ricci Oddi, alle librerie Bookbank e Fharenheit 451 e Romagnosi, al cinema Nuovo Jolly 2 e presso le profumerie Loranzi e Pinalli.

Questo il link a cui accedere per il programma completo delle iniziative:

http://www.comune.piacenza.it/benvenuti/eventi/da-non-perdere/l-otto-per-sempre-8-marzo-2015

logo 8 marzo

NUOVO DIRETTORE ASL, FORTI CRITICHE DA FORZA ITALIA

Fa discutere in casa centro destra la nomina del neo direttore generale Ausl Luca Baldino. In una nota i sindaci di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi, e Cortemaggiore Gabriele Girometta, definiscono “inconcepibile” il metodo utilizzato dalla Regione per la nomina del direttore.

“La gravità – dice Gabriele Girometta Sindaco di Cortemaggiore – sta nella non condivisione del nome che, a quanto pare, sarebbe stato oggetto di confronto con il solo Sindaco di Piacenza e con il Presidente della Provincia”.

“Più che un accordo di territorio – continua Jonathan Papamarenghi – è un accordo tutto di casa PD dove la regione ha sentito gli interlocutori che più gli erano comodi. Si tratta di una figura che arriva in momenti delicatissimi, con la quale tutti i comuni dovranno lavorare gomito a gomito portando avanti anche scelte che si preannunciano difficili: per questo motivo un confronto più ampio sarebbe stato indispensabile”.

I sindaci invitano la Regione a rivedere la propria scelta che “ancora una volta portano a Piacdnza un dirigente non condiviso con il territorio” e ancora “anche dopo quanto accaduto a Fiorenzuola con il sequestro del cantiere del nuovo ospedale,  ci si sarebbe aspettati la convocazione della Conferenza Socio Sanitaria sentendo tutti i sindaci e arrivando insieme alla nomina del nuovo Direttore “.

CHIAPPA, LEGAMBIENTE: “SFORAMENTI OLTRE LIMITE? CRONACA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO”

Già 25 sforamenti nei primi 53 giorni del 2015, in alcuni casi addirittura il livello di pm 10 ha superato i 100 microgrammi per metro cubo. Nulla di nuovo per Legambiente, semplicemente la cronaca di un disastro annunciato, da anni. Il problema sanitario è grave, il legame tra inquinamento dell’aria e malattie è strettissimo, e le conferme arrivano ormai da ogni parte. La pianura padana è uno dei luoghi più inquinati non solo a livello nazionale, e non siamo noi a dirlo ma medici ed esperti, occorre prendere delle misure strutturali per correre ai ripari, occorre pensare a politiche nuove, efficaci perchè l’inquinamento si abbassi. Tanto più che il nuovo piano regionale dell’aria dell’Emilia Romagna ha posto limiti e paletti ben precisi alla amministrazioni che hanno tempo fino al 2020 per mettersi in regola, altrimenti si incorre in pesanti sanzioni comminate dall’Unione Europea. Sono una novantina le misure che la regione ha chiesto di intrudurre, tra queste un maggior numero di piste ciclabili, aree verdi, zone a traffico limitato: misure che vanno ben oltre il semplice blocco del traffico alla domenica o al giovedì, una vera e propria trasformazione del tessuto urbano. “Sono anni che diciamo che provvedimenti come le domeniche senz’auto servono a sensibilizzare i cittadini al tema dell’inquinamento – ha confermato Laura Chiappa presidente provinciale di Legambiente – ma in se stessi hanno un’utilità molto limitata. Nella realtà bisogna intervenire sul traffico veicolare, sulle emissioni inquinanti della industrie e sul riscaldamento per cui la Regione ha posto alcuni limiti. Il vero problema – spiega – non è arrivare a 50 microgrammi di pm 10 perchè il rischio è anche sotto la soglia; la sfida è quella di agire sul tessuto urbano. Svuotare la città dalle auto, pensare ad un trasporto pubblico diverso favorendolo, ma in realtà sembra che si vada nella direzione opposta, pensare ad una nuova urbanizzazione”. Quasi una rivoluzione copernicana, una trasformazione urbane che implica anche una preparazione culturale da parte delle singole amministrazioni; un nuovo modo di pensare il trasporto pubblico, una urbanizzazione diversa, parcheggi scambiatori veri, utilizzabili e capillari, una delocalizzazione delle industrie più inquinanti.

Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

smog

CARBONEXT: 4122 FIRME PER CHIEDERE LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE

In cinque giorni sono state raccolte 4.122 firme. Cittadini che chiedono, attraverso una petizione, la valutazione di Impatto sulla Salute relativa la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e modifica dell’AIA inerenti al progetto per l’utilizzo di “CarboNeXT ®” nell’impianto di cottura del cementificio di Vernasca. I cittadini, insieme agli amministratori locali, chiedono uno studio approfondito che dia un quadro completo sul tema, facendo chiarezza partendo dai dati negativi diffusi e che fornisca elementi utili che oggi non esistono. La richiesta molto precisa che ha riunito trasversalmente tante persone invita il Presidente della Provincia Rolleri, che è l’Autorità Amministrativa chiamata a rilasciare o meno l’autorizzazione finale per l’avvio dell’impianto, subordinare la conclusione della V.I.A. ad una procedura di VIS per approfondire, confrontando gli enti istituzionali alle altre voci autorevoli che sollevano importanti censure sul progetto additandone le pericolosità, tutti gli aspetti sanitari dell’impianto all’oggi ed in caso di ricorso alle CSS. Troppi sono i timori in merito, suffragati da dati autorevoli, per poter soprassedere sulla necessità di studi più approfonditi.

Ecco il testo della petizione:

I Sottoscritti Abitanti dei comuni dell’Alta val d’Arda

Richiamando la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale avviata dalla Provincia di Piacenza in merito al progetto per l’utilizzo di CarboNeXT® nell’impianto Buzzi Unicem di Vernasca;  Alla luce delle preoccupanti informazioni elaborate anche da autorevoli fonti in merito all’impatto sulla salute a breve e lungo termine dell’utilizzo di CSS in impianti di cottura del cemento; Vista la crescente tensione ed i timori generati sul territorio che non vengono in alcun modo attenuati dalle informazioni ad oggi disponibili nonché vista la mancanza di dati univoci ed incontrovertibili;  Considerato che lo strumento della Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) ha per sua natura lo scopo di accertare i potenziali impatti del progetto sulla salute della Val d’Arda;Considerato che pur non essendo obbligatorio per progetti quale quello di cui in oggetto, l’utilizzo dello strumento della VIS è ampiamente caldeggiato soprattutto in quei processi ad importante impatto ambientale; Ritenuto indispensabile avere un monitoraggio affidabile e completo che sia basato su prove scientifiche, mentre ad oggi non esiste una sperimentazione ritenuta esaustiva e strettamente legata alla fattispecie, anche territriale, dell’impianto di Vernasca; Considerate le motivazioni più dettagliatamente specificate dai comuni di Lugagnano Val d’Arda, Castell’Arquato e Morfasso che hanno ufficializzato la richiesta con PEC del 13 febbraio 2013; Richiamata la richiesta di avvio della VIS avanzata dal Sindaco di Lugagnano Val d’Arda in sede di Conferenza dei Servizi del 12 febbraio 2015

CHIEDONO

Al Presidente della Provincia di Piacenza Francesco Rolleri di dare positivo seguito alla richiesta ufficiale avanzata dal Sindaco di Lugagnano Val d’Arda unitamente ai Sindaci di Castell’Arquato e Morfasso ed avallata da alcune altre Pubbliche Amministrazioni affinché sia avviato immantinente e contestualmente alle Conferenze dei Servizi il processo di Valutazione di Impatto sulla Salute (V.I.S.) come supporto ai percorsi di pianificazione e di decisione; Che a tale Valutazione possano partecipare i portatori di interesse territoriali indicando anche loro tecnici di fiducia; Che ogni decisione in merito all’utilizzo di CSS nell’impianto di cui in oggetto sia subordinata e coerente agli esiti della Valutazione di Impatto sulla Salute più volte citata.

carbonext

NUOVE IMPRESE CINESI, NEL 2014 SONO STATE 132

Sono passati da 48 nel 2004 a 132 nel 2014. Stiamo parlando delle imprese individuali con titolari di nazionalità cinese. In un periodo nero per il commercio, in cui negozi storici di casa nostra abbassano la saracinesca dall’oggi al domani, ci siamo chiesti chi resiste. Basta guardarsi distrattamente attorno per accorgersi che là dove fino a pochi anni campeggiavano insegne luminose dei marchi dell’elettronica oggi sono arrivati i Gran Market cinesi, dove si trova praticamente tutto a prezzi davvero irrisori. E la risposta è nei numeri. I dati elaborati dalla Camera di Commercio su dati di Infocamere ci dicono che negli ultimi anni le imprese made di China sono aumentate in modo sempre crescente. In particolare, nel 2014, i settori d’impresa dove i cinesi la fanno da padrone sono il commercio al dettaglio (53 titolari) e le attività di ristorazione (41), ovvero ristoranti e bar. Nel commercio il primo boom si è registrato nel 2011 quando le imprese aperte con titolari cinesi furono 63 nel settore commercio al dettaglio, nel 2014 si sono abbassate a 53. Nella ristorazione invece il boom si è avuto proprio nell’ultimo periodo: 41 nuove imprese registrate presso la Camera di Commercio di Piacenza nel 2014, 35 nel 2013, 31 nel 2012 e 25 nel 2011. Nel settore servizi alla persone, 19 sono state le nuove attività nel corso del 2014. Capitolo cessazioni: si registrano una decina di chiusure nel settore del commercio a fronte di 4 nuove aperture, 3 cessazione nel settore ristorazione a fronte di 6 aperture. Dove si registra la maggiore concentrazione di attività gestite da cinesi è Piacenza, seguita da Castel San Giovanni e Fiorenzuola.

MERCA CHINA

M5S: “AMMINISTRAZIONE NEL CAOS”

“E’ un’amministrazione dove il caos regina sovrano”. E’ questo il succo del pensiero dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle per definire gli ultimi episodi che hanno portato a convocare, a due giorni di distanza, due commissioni pressochè identiche su Expo 2015. La prima martedì, la seconda giovedì, che per mancanza di numero legale non si è riunita.

Ecco il testo a firma del capogruppo Mirta Quagliaroli

Martedì e giovedì scorsi sono state convocate 2 commissioni sulla stessa tematica, l’Expo. Abbiamo constatato con rammarico e stupore che nella commissione 4 di martedì non era presente l’A.T.S., associazione temporanea di scopo guidata da Silvio Ferrari, coordinatore del progetto “Piacenza per Expo 2015”. L’A.T.S. ha infatti il compito di organizzare tutto il lavoro in vista dell’esposizione universale e di riunire tutte le proposte e le iniziative ispirate ad Expo. Fare una commissione per parlare dei lavori in corso senza la presenza dell’associazione che li sta predisponendo è quantomeno strano, è un po parlare a vuoto senza interlocutore. Infatti dato che molti commissari della commissione 4 hanno fatto presente questo fatto al presidente, si è deciso di fare un’altra commissione 4 per discutere delle iniziative e progetti in corso con il responsabile Silvio Ferrari. A noi sembra che si facciano le cose con superficialità e senza coordinamento, infatti dopo 2 giorni era prevista un’altra commissione, la 3 per precisione, che era stata richiesta da tempo in modo ufficiale con raccolta firme dai consiglieri, proprio per capire quali fossero le iniziative culturali previste in città. Insomma alla fine un doppione. Quindi proprio per risparmiare soldi pubblici si è pensato di mandare deserta la commissione così da non pesare ulteriormente sulle casse comunali già in forte difficoltà. Ma soprattutto quello che ci stupisce è la mancanza di progettazione e di coordinamento tra i 4 presidenti di commissione mentre spicca il ruolo marginale del Presidente del Consiglio comunale che invece dovrebbe coordinare tutto il lavoro consigliare. A Piacenza, a differenza di altre realtà assurte agli onori alla cronaca per la quantità di commissioni effettuate solo per incassare il gettone di presenza, i consiglieri dimostrano più buon senso dell’amministrazione.

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