AMMINISTRATIVE: “A PIACENZA FARA’ LA DIFFERENZA IL CANDIDATO”

Quello che è accaduto con il voto amministrativo negli otto comuni in provincia di Piacenza riflette quanto sia determinante la scelta del candidato, forse più delle coalizioni che lo sostengono. Ne è convinto il giornalista Ippolito Negri, da sempre profondo osservatore delle dinamiche della politica locale. Certo anche le presenze dei big è importante, nonostante si tratti del voto locale, sempre che questi godano di una certa credibilità. Nella fattispecie, in questa tornata, a sinistra nessun big ha apertamente dato l’appoggio all’uno o all’altro candidato.

AMMINISTRATIVE: 5-3 PER IL CENTRODESTRA. BANCO DI PROVA PER LE COMUNALI A PIACENZA?

Per chi ama i numeri è finita 5 – 3 per il centrodestra che ha stravinto a Fiorenzuola, Rottofreno, Cortemaggiore (dove si è presentato diviso) e portato a casa una larga vittoria a Gazzola e Gropparello. Una vittoria senza riserve, a dispetto di quanto accaduto a livello nazionale, dove è il centro sinistra ad avere avuto la meglio, in alcuni casi già al primo turno come Milano, Bologna e Napoli.

Tornando a casa nostra si diceva, la vittoria del centrosinistra è certamente quella di Borgonovo, dove Monica Patella ha scalzato il sindaco uscente Pietro Mazzocchi sostenuto dal centro destra. “L a gente ha capito il nostro progetto – si legge sui profili social dei candidati di Borgo Nuova – ci ha apprezzato e non era scontato”. A Fiorenzuola Romeo Gandolfi è stato riconfermato alla guida della città forte di aver doppiato il suo avversario: 66.5% contro il 33.4% di Dario Marino Ricci. A Rottofreno praticamente stessa fotografia: Paola Galvano è la nuova sindaco in continuità con l’uscente amministrazione di Raffaele Veneziani; ha conquistato oltre 60% di voti, il candidato del centro sinistra Paolo Bersani si è fermato al 28.7%. A Gazzola Simone Maserati, con la sua civica di centrodestra,  arriva addirittura al 77.7% . Gropparello, dopo la giunta Ghittoni, torna ad essere governato dal centrodestra con Armando Piazza già sindaco per 15 anni. A lui sono andati il 47.3% dei consensi. A Cortemaggiore invece il centrodestra si presenta diviso: da una parte Lega e Fratelli d’Italia a sostegno del candidato Luigi Merli, il nuovo sindaco, e dall’altra Forza Italia.

A Cadeo ed Agazzano hanno vinto due liste civiche, che possono essere ricondotte all’area progressista: Marica Toma con il 56.6% e Maurizio Cigalini con 45.6%.

E’ su queste basi che si sta incominciando a porre le basi per la campagna elettorale della prossima primavera quando in ballo ci sarà il comune capoluogo; quando il centrodestra si presenta unito il risultato è evidente, questa formazione sembra la stessa che sosterrà la sindaca Barbieri. Resta da vedere cosa farà il centrosinistra e la sua unità ritrovata. Fondamentale, a questo punto, sarà la scelta del candidato/a che potrebbe fare, davvero, la differenza.

E’ NATA ALTERNATIVA PER PIACENZA

Si chiama Alternativa per Piacenza, un contenitore ampio e trasversale alla forze di centro sinistra che sta costruendo, appunto, l’alternativa per il banco di prova delle elezioni comunali del 2022. Da gennaio, ogni martedì, si sono incontrati per mettere nero su bianco idee, progetti e una visione futura della città. Non una reunion in vista delle campagna elettorale, ma un gruppo compatto con un obiettivo comune.  Oggi la fase del cantiere è finita, ora tocca al gruppo. Il capogruppo del PD Stefano Cugini è stato uno dei primi a crederci fino in fondo.

VERSO LE AMMINISTRATIVE: “DAL PD NESSUNA MIRA EGEMONICA”

Verrà formalizzato e presentato nei dettagli tra qualche settimana il neonato gruppo politico che accoglierà al suo interno le forze di sinistra, comprese le realtà civiche e associative che in questi anni molto si sono spese, ma per la verità, poco hanno ottenuto amministrativamente parlando. Il nuovo soggetto politico riformista, di sinistra e trasversale a breve si svelerà per prepararsi alle elezioni comunali della primavera prossima. Un campo largo, per dirla come il segretario cittadino del PD Silvio Bisotti che assicura ” dal Partito Democratico nessuna mira egemonica, ma capacità di inclusione e ascolto”.

ERRANI: “LA DESTRA E’ CHIUSURA, INVECE CI VUOLE FUTURO”

“La destra è chiusura, invece quello che occorre è coraggio e futuro”. Così l’ex governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani a Piacenza a sostegno dei candidati della lista Emilia Romagna Coraggiosa per Stefano Bonaccini presidente. 

L’auspicio di Errani è che il voto del 26 gennaio sia un voto nel merito dei risultati raggiunti e non un voto politico. 

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IL “FENOMENO” SALVINI TRIONFA ANCHE A PIACENZA E PROVINCIA

Quello della Lega è stato un trionfo non solo a livello nazionale ma anche locale. In provincia di Piacenza ha raggiunto il 45.3% dei voti, a seguire il Partito Democratico con 19,4, terzo il Movimento 5 Stelle al 9,7 %. Seguono Forza Italia al 7,7 tallonata da Fratelli d’Italia al 6,6. +Europa è al 4,5 %

Un vero exploit se si confrontano i dati con le politiche del 4 marzo 2018 quando la Lega, pur confermandosi il partito più votato, aveva ottenuto il 27.5%, seguito dal M5S al 23.2% e PD al 17.6%. Ciò che balza all’occhio è l’emorragia di voti proprio del Movimento 5 Stelle che, a distanza di un anno, ha perso moltissimi consensi; al contrario il PD di Zingaretti ha guadagnato voti superando il Movimento sopratutto a livello nazionale.

Anche nel capoluogo la fotografia è pressoché la stessa, seppur una flessione della Lega che raggiunge il 38,2 %, mentre il Pd arriva al 23,6. Il Movimento 5 Stelle supera il 10 %. Forza Italia e Fratelli d’Italia appaiati al 7, mentre +Europa sfiora il 6.

In Emilia Romagna la Lega è il primo partito a Modena, Rimini, Parma, Ferrara e Forlì. Tra i capoluoghi emiliani Piacenza è la città dove si registra il miglior risultato di Matteo Salvini.

Un risultato, quello del partito di Salvini, che supera il dato nazionale che vede la Lega al 34% dei consensi. A seguire il PD con 22%, Movimento 5 Stelle 17%, Forza Italia 8.77% Fratelli d’Italia 4.47%, + Europa 3.09%.

Politicamente il risultato era evidente già dai primi exit pool: il trionfo della Lega su tutto il territorio e l’arresto del M5S che si è fermato alla metà dei voti dell’alleato di Governo. Un’evidenza che, c’è da immaginare, porterà a conseguenze sugli equilibri del Governo giallo- verde. Che piega prenderà il contratto che lega le due forze?

SEN. PISANI: “PORTEREMO L’ESERCITO IN CITTA’ “

Pietro Pisani, neo senatore della Lega, spiega a #DiProfilo, le priorità per Piacenza e per il territorio.”Porteremo in città l’esercito per dare maggiore sicurezza ai cittadini”. Tra le priorità anche lavoro e agricoltura. “Mi dedicherò a tempo pieno ai problemi delle persone.Sarò a Roma tre volte alla settimana e il resto sul territorio”.

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CUGINI: CHE FINE HA FATTO IL CENTRO SINISTRA?

E’ un esame lucido ed obiettivo quello che, a ferita ancora aperta, fa il capogruppo del Pd Stefano Cugini. Il risultato del centro sinistra impone una riflessione, i cui segnali per altro arrivano da lontano, e che forse necessitava di essere presa maggiormente in considerazione.

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IPPOLITO NEGRI: “GOVERNO M5S-LEGA? CI SAREBBE LA MAGGIORANZA”

Un governo e una maggioranza sono possibili, forti del fatto che ci sono due forze che hanno voglia, eccome, di governare. Le due forze sono Movimento 5 Stelle e Lega, che se trovassero un accordo sia alla Camera (dove la maggioranza è 316) che al Sanato (dove il numero magico è 158), potrebbero governare. Come e con che equilibri è tutto da vedere.
Abbiamo fatto una disamina del voto con il giornalista Ippolito Negri

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GIANNI D’AMO: “IN POLITICA PIU’ CULTURA E MENO SLOGAN”

Gianni D’amo, docente di storia e filosofia e fondatore di Città Comune, è l’ospite di Di Profilo. Una lunga intervista in cui ricostruisce il panorama politico attuale in vista del voto del 4 marzo.
Con uno sguardo privilegiato sui giovani.

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