DAGNINO: “IN APP TROPPI ATTORI SI SONO MOSSI SENZA FARSI VEDERE”

Suona un pò come un ultimo appello quello che pentastellato Sergio Dagnino scrive sul suo profilo Facebook. Un messaggio accorato a non disperdere quello che di buono si è fatto finora. Il “buono” si riferisce al percorso che Alternativa per Piacenza ha costruito dal settembre del 2019, in particolare insieme a Stefano Cugini e Luigi Rabuffi, a cui poi nel corso dei mesi si sono aggiunti tanti altri, talmente eterogeneo che, scrive Dagnino, prima di sedersi intorno al tavolo di ApP si guardavano in cagnesco e che, pare, abbiano invece trovato punti d’incontro. A poche ore dalla nuova plenaria, rischia tutto di tornare come prima, con visioni profondamente diverse proprio sul metodo di scelta del candidato sindaco.

“Dopo un percorso bello ed entusiasmante” scrive Dagnino “qualcosa si è inceppato. Vecchie dinamiche che quando si comincia a parlare di nomi e ruoli si sono ripresentate puntuali, con attori che si muovono senza farsi vedere, ma pretendono (e spesso ci riescono) di mettere le mani “sul giocattolo”, una volta visto che lo stesso ha delle chance”.

Il riferimento nella parole di Dagnino par chiaramente rivolto al PD, che ha proposto le primarie aperte all’esterno per arrivare a scegliere il candidato. Ma sono “gli attori che si muovono senza farsi vedere” che gettano una brutta ombra su ApP, come se ci fosse una regia che domina su tutto. Altro che partecipazione aperta a tutti! Altro che nuova politica!

Il post di Dagnino si chiude con un ultimo invito affinché tutti diano, nuovamente, i massimo delle forze e dello sforzo per salvare il progetto inziale. Alla conta dei fatti, in un futuro neanche troppo lontano, ognuno si farà un esame di coscienza.

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