IN ARRIVO 4,5 MILIONI DI EURO PER IL COLLEGIO SAN VINCENZO

Decolla il progetto del nuovo Collegio San Vincenzo. Dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è arrivata la comunicazione dell’ammissione definitiva a finanziamento nell’ambito del Programma triennale degli interventi per le residenze universitarie. Il sindaco Paolo Dosi manifesta la sua personale soddisfazione per la notizia: “Abbiamo appreso dall’amministratore del Collegio Morigi, che è il soggetto titolare dell’intervento sull’immobile comunale dell’ex Collegio San Vincenzo, che è giunta la conferma del finanziamento. Si tratta di una notizia importante, perché si potrà dotare il centro storico di una residenza universitaria a servizio degli utenti piacentini. Ed è nostra intenzione – rimarca il primo cittadino – avviare un percorso con le Università per costruire un progetto innovativo, una sorta di Collegio 3.0 destinato in particolar modo agli studenti universitari di lauree magistrali, internazionalizzato e comunque al servizio di un territorio che sta conoscendo una crescita della presenza universitaria. Dopo l’insediamento, presso il Collegio Morigi, dei corsi delle lauree infermieristiche, un altro tassello si aggiunge alla strategia che abbiamo messo in campo per rafforzare l’offerta di servizi agli studenti e l’attrattività del nostro polo universitario”. Il progetto prevede un investimento complessivo di 5.1 milioni di euro, di cui 4.5 milioni assicurati dal finanziamento ministeriale e, per la parte restante, dalle risorse del Collegio Morigi. Si prevedono circa 90 posti letto, una mensa, una piccola palestra e alcune sale utilizzabili come aule e zone studio. “Ci auguriamo di poter avviare i lavori entro la fine dell’anno – conclude il sindaco – per avere la completa disponibilità della struttura agli inizi del 2017”.

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ASSOCIAZIONE ALICE, SI PENSA ALLE COMUNALI DEL 2017?

Si chiama Alice e prende spunto proprio dalla favola Alice nel paese delle meraviglie. I fondatori l’hanno presentata come una realtà nuova a Piacenza, un’associazione culturale che vuole dare spazio alle persone, alla politica, condividendo ideali e valori della sinistra, ma senza una connotazione partitica. Rita Piva, una delle fondatrici ha parlato di “discussione e temi che sono le sostanza del vivere civile. Sabato abbiamo organizzato un primo evento sul Futuro per l’Italia in Europa a cui parteciperanno Vladimiro Giacchè e Pierluigi Bersani. Alice si preoccupa di un fenomeno, la disaffezione alla politica e al voto”. Un’associazione culturale politicamente schierata a sinistra, aperta al dibattito e alla discussione che sta pensando alle elezioni del 2017, come alternativa al gruppo dirigente attuale? “Nulla si può escludere – ha risposto il presidente Nino Beretta – ma questo non è il primo passo. Se avessimo ragionato in quest’ottica avremmo cercato il consenso con tematiche che dividono la sinistra come la scuola o il lavoro. Di certo il cambiamento é solo iniziato, in questo senso accogliamo il paradigma renziano ma noi lo intendiamo in un’ottica di sinistra”. Questa è Alice per ora, ma c’è tempo.

Per interagire con l’associazione è attiva la pagina Facebook associazione Alice e l’email alicesiamonoi@gmail.com

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LA PISTA CICLABILE IMPERCORRIBILE. IL DISAGIO DI PEDONI E CICLISTI

Una pista ciclabile che finisce nel nulla. E’ la denuncia del capogruppo di Forza Italia Lucia Girometta a seguito di segnalazioni e foto di alcuni residenti. Siamo nella zona di Sant’Antonio, nei pressi della rotonda della tangenziale sud e via Giucciardini. “Nelle vicinanze della rotatoria la ciclabile diventa praticamente impercorribile – si legge nella nota – per la vegetazione alta, per rottami sparsi ovunque e tombini incustoditi e senza protezione , oltre al fatto che la ciclabile, in quel tratto, è quasi inesistente. Credo che – scrive la Girometta – oltre alla pericolosità per l’incolumità dei ciclisti e dei pedoni, basterebbe poco per bonificare lo spazio, con taglio dell’erba e la messa in sicurezza dei pericoli. Pertanto, come lamentato da chi mi ha messo a conoscenza di detti disagi, l’Amministrazione Comunale non potrebbe porre in atto la sistemazione della ciclabile e la messa in sicurezza della zona in argomento?”

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ALBERGO ROMA, ARRIVANO GLI INCERTI. RIAPERTURA A SETTEMBRE

L’Albergo Roma resterà chiuso un paio di mesi per riaprire a settembre. O almeno queste sembrano le intenzioni dei nuovi gestori. L’incontro di oggi tra amministrazione e sindacato sul futuro della struttura ha segnato una svolta. Per la prima volta si è fatto il nome di coloro che dovrebbero gestire l’albergo a partire dall’autunno. Si tratta della famiglia Incerti, ad un passo dalla firma dell’accordo. Di origine parmense, gli Incerti proprietari di sette alberghi in Emilia Romagna, hanno manifestato un forte interesse nei riguardi della struttura. “Siamo ad un chilometro dal traguardo – ha detto Fiorenzo Molinari della Cgil – ora si tratta di capire che tipo di organizzazione del lavoro la nuova gestione vorrà adottare”. L’obiettivo dei sindacati è quello di mantenere intatta la forza lavoro che ad oggi comprende 25 dipendenti. Da qui alla fine dell’estate si cercherà la soluzione ottimale salvaguardando i posti lavoro, magari ricorrendo nei casi specifici, al prepensionamento di alcuni. Nel frattempo l’albergo verrà sottoposto a lavori di manutenzione e tinteggiatura. I prossimi incontri in calendario sono il 24 giugno in Provincia e il 25 in Comune.

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POLIZIA MUNICIPALE, GAZZOLA: “RICHIESTE GIA’ SODDISFATTE”

L’assessore Luigi Gazzola smorza le tensioni intorno allo sciopero della Polizia Municipale per la festa del patrono proclamato dal sindacato Diccap_Sulpl. Lo fa attraverso una nota in cui si dice fiducioso che per un rientro della protesta. “Ciò perché insieme al nuovo Comandante – si legge – sono state ricercate e trovate soluzioni organizzative che vanno incontro alle richieste di tutte le sigle sindacali, che favoriscono uno sviluppo professionale del Corpo e soprattutto vanno nella direzione di offrire un servizio maggiore alla cittadinanza, senza pesare sui diritti dei lavoratori”. Le nuove modalità organizzativa vanno dal riconoscimento di un turno di riposo per chi lavora nelle giornate delle festività infrasettimanali, all’adeguamento della polizza assicurativa anche per il conducente dei veicoli comunali e alla prosecuzione delle procedure per reclutare nuovi agenti di Polizia Municipale e ausiliari della sosta, “implementando ulteriormente – sottolinea l’assessore – il Piano occupazionale triennale”. Sono stati sanciti il riconoscimento e la regolamentazione delle missioni di servizio per gli agenti di Polizia Municipale, così come la rimodulazione dei giorni di recupero in riferimento all’orario di lavoro settimanale, svolto su 36 ore anziché sulle 35 previste, con 4 giorni annui di recupero. A questi punti, si aggiunge il ripristino del turno lavorativo 7 giorni su 7, con la prevista maggiorazione per il turno festivo e con la previsione, per coloro che saranno in turno la domenica, di fruire del riposo in un altro giorno della settimana. Infine, l’introduzione del servizio di pronta reperibilità per calamità naturali nelle ore notturne quando il servizio non è presente, con la prevista retribuzione contrattuale. “L’Amministrazione – conclude Gazzola – ritiene che le soluzioni individuate possano soddisfare entrambe le parti, offrendo al contempo un giovamento del servizio per l’intera cittadinanza. In attesa dei passaggi legati al confronto tra organizzazioni sindacali e lavoratori, l’auspicio è che la festa del Santo Patrono possa svolgersi regolarmente, come da tradizione”.

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PIACENZA E I SUOI TESORI, NASCOSTI. A TUTTO TONDO

Piacenza riuscirà a levarsi di dosso quella sindrome del bassotto che le impedisce di uscire allo scoperto mostrando al mondo le sue potenzialità? Parafrasando il famoso film della Walt Disney 4 bassotti per un danese, in cui il danese si comportava come i bassotti con i quali aveva vissuto, ci siamo chiesti come Piacenza sfrutta i suoi tesori, alcuni di questi unici al mondo, quale ruolo ha la cultura e come può fruttare da un punto di vista economico. La nostra riflessione è partita da Palazzo Farnese, un gioiello al cui interno si nascondono altri gioielli, racchiusi tra le mura dei musei. Un contenitore eccezionale per la cui gestione si spendono oltre 700 mila euro e le entrate raggiungono a mala pena i 30 mila euro all’anno. Cosa manca? La cultura della cultura? Una comunicazione più efficace? Un rilancio vero? Cominciamo dal Fegato Etrusco un unicum mondiale che possiede solo Piacenza, oggi contenuto in un nuovo allestimento e in attesa di una originale implementazione.

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“LE CITTA’ DI FIUME”: PIACENZA E ALTRE SEI PROVINCE A CONFRONTO SUL PO

Piacenza insieme a Lodi, Alessandria, Mantova, Pavia e Cremona si confronteranno sulle strategie di rilancio del grande fiume e come valorizzare  i progetti ad esso collegati. Uno scambio di esperienze e un confronto in cui ognuno ha da imparare qualcosa dall’altro. L’appuntamento è per sabato 13 giugno dalle 9.30 alle 13 alla Società Canottieri Vittorino da Feltre. L’evento “Città di fiume” è organizzato dall’Ordine degli Architetti delle sei città che si affacciano sull’asse medio del Po. “Ogni città porterà la propria testimonianza – spiega l’architetto Giuseppe Baracchi Presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza – Alessandria, ad esempio, del suo rapporto con il Panaro, Mantova con il Mincio, Lodi con l’Adda. Il Consorzio di Bonifica traccerà per Piacenza ciò che è ed è stato per noi il Po, tracciando una disamina molto attenta”. Un convegno che porterà a riflettere ciò che solo 40 anni fa il Po rappresentava per i piacentini. “Il contatto tra il Po e la città si è disperso negli anni – ha spiegato Baracchi – renderlo balneare non è più possibile, ma il suo recupero da un punto di vista turistico è possibile”.

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UN LUNGO TRICOLORE PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA

La Festa della Repubblica nel luogo simbolo della piacentinita’. Piazza Sant’Antonino e la sua basilica hanno ospitato la cerimonia tradizionale per il 69esimo anniversario della Repubblica Italiana. In apertura l’Alzabandiera, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e del Preefetto Anna Palombi. Quest’anno un lungo tricolore sorretto da tanti giovani ha occupato la piazza. Nel pomeriggio la cerimonia in Prefettura e la consegna di 7 onoreficenze.

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REGISTRO TUMORI: 10 MILA CASI IN 5 ANNI

Sono stati 10616 i nuovi casi di tumore maligno registrati nel quinquennio 2006 2010. tra questi 5832 hanno colpito uomini e 4784 le donne. Sono i dati che emergono dal Registro dei Tumori nella provincia di Piacenza, uno strumento attivato qualche anno fa dall’Asl che permette di monitorare il trend di insorgenza sul territorio. Non si registrano aumenti delle neoplasie nella fasce collinari, ad esempio in val d’Arda sotto i riflettori per il caso del cementificio, ma un leggero incremento in città. I fattori ambientali, secondo lo studio, influiscono per il 20%, la predisposizione genetica per 20-30%, mentre a farla da padrone sono i corretti stili di vita, in particolare il fumo, con il 40/50%.

Un andamento che si mantiene in linea con l’Area Vasta Emilia Nord che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Confrontando i dati della provincia con il nord Italia si evidenzia che per il sesso femminile si ha una maggiore incidenza dei tumori del fegato e dello stomaco e un minor caso di tumori alla tiroide. Il confronto con l’Area Vasta Emilia Nord ha evidenziato maggiori incidenze per i tumori della testa e collo per i maschi e per il fegato in entrambi i casi.

Le informazioni vengono estratte dalle schede di dimissione, dai referti degli esami effettuati dall’anatomia patologica, dal registro nominativo della cause di morte e dal programma di screening. Il registro permette di conoscere la prevalenza dei casi; l’incidenza, il trend temporale e l’andamento degli anni della patologia. Il 30 giugno l’Asl presenterà alla popolazione i dati contenuti nel primo registro della provincia di Piacenza.

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PIAZZA CAVALLI INVASA DA 2MILA BAMBINI

Piazza Cavalli si è colorata di giallo e blu con Coldiretti e il Consorzio di Bonifica. I bambini della scuole elementari della città hanno festeggiato la conclusione del progetto di Campagna Amica di Coldiretti e Consorzio Acqua e Territorio con il tema Viviamo di acqua viviamo con l’acqua, ma non sott’acqua. La campagna di Coldiretti in 14 anni ha coinvolto migliaia di piccoli studenti, solo in quest’anno scolastico oltre 3000 bambini. Il Consorzio di Bonifica con Acqua e Territorio ha confermato predisposizione degli studenti piacentini all’ideazione di progetti vincenti e di qualità che ancora una volta hanno ottenuto, proprio pochi giorni fa, i migliori premi a livello regionale per le tematiche trattate e le modalità utilizzate.

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