PARENTI: “A RISCHIO IL SISTEMA UNIVERSITARIO”. CAMERA DI COMMERCIO IN ROSSO

Sarebbe un bel problema sa Piacenza perdesse il Politecnico e il sistema della Università iniziasse a scricchiolare. Il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti è stato chiaro e senza giri di parole ha annunciato che la permanenza della sede distaccata del Politecnico è fortemente a rischio. Lo ha rivelato nel corso del consiglio camerale nel quale si è congedato dopo due mandati di presidenza. Parole che pesano come un macigno, soprattutto perchè a vacillare è un settore sui cui la politica e gli amministratori hanno puntato molto. O forse non abbastanza, o forse solo a parole. Le incognite legate al futuro delle Camere di Commercio portano ad una notevole stretta sulle erogazioni riducendo, di conseguenza, le risorse a disposizione del territorio.  A rischio sarebbe così anche tutto il sistema universitario: “alla Cattolica abbiamo tagliato i viveri del 50 per cento – spiega Parenti – con il Nicolini e la Cherubini siamo agli sgoccioli, a  quest’ultima non sono ancora stati erogati i contributi del 2014 e non abbiamo stanziato nulla per il 2015, e sappiamo che ci sono altre città interessate ad ospitare un progetto così importante”. Il contributo alla Cattolica per il 2015 è stato dimezzato: dai 105 mila euro si è passati a 52mila e 500, al Politecnico si passa dai 70 mila a 40mila, mentre per la Cherubini sono stati deliberati 30mila euro per il 2014 mentre non risulta nulla, a bilancio, per il 2015. Una situazione dovuta, in parte, al bilancio in rosso dell’ente camerale: i revisori hanno delineato un disavanzo di 1 milione 230 mila euro, un dato peggiore rispetto alle previsioni di 73 mila euro. A questo punto per non perdere in competitività è necessario che le altre istituzioni, Comune, Provincie e Fondazione di Piacenza e Vigevano si mettano insieme e uniscano le forze per colmare questo gap che rischia di diventare incolmabile. 

rp_giuseppe-parenti-300x200.jpg

PARMITANO: “SOLO CON IL SACRIFICIO SI VA IN ALTO”

Le idee ben chiare suo suo futuro le ha sempre avute, fin da bambino. Ha sempre sognato di fare l’astronauta e così è stato: Luca Parmitano, Maggiore Pilota dell’Aeronautica Militare ha raccontato la sua esperienza di vita di 166 giorni nello spazio al folto pubblico dell’Università Cattolica per il ciclo di incontri Let’s Book. “Ho sempre sognato di fare l’astronauta. Quello che volevo fare fin dall’età di 19 anni era il pilota e sono entrato, con grande impegno in Accademia” ha detto. Sullo spazio la vita ha i suoi ritmi: sveglia alle 6 e subito al lavoro, tra esercizio fisico, studio e scienza. Poi tempo libero nel quale Luca ha tenuto un blog da cui è nato il libro Volare. Ma anche tanto sacrificio immediatamente ripagato dall’esperienza di vivere nello spazio. “Cosa vuole dire sacrificio fisico – si domanda -il sacrificio, per me, è una strada in salita, ad ostacoli, ma solo così si va in alto”. Luca Parmitano è tornato sulla terra nel novembre del 2013. Appena sceso subito la voglia di tornare in orbita era grandissima. “Vedere la vita da lassù è indescrivibile – ha detto – ci vorrebbe un poeta; emozioni che si alternano alla nostalgia struggente colmata da colori indescrivibili”.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/parmitano.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/parmitano.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/05/LUCA-PARMITANO.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

MARCO BIANCHI: LA DIETA IDEALE? LA MEDITERRANEA

La dieta ideale? La mediterranea, senza ombra di dubbio, la più antica proposta nel 1963 dopo 30 anni di ricerca. Parola di Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi, oltre che responsabile del progetto di ricerca promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia dedicato allo studio dei fattori protettivi della dieta e alla promozione della salute. Alla Cattolica, per il secondo incontro del ciclo A tutto Campus ExpoEdition, ha fatto il pieno di pubblico. Marco Bianchi è anche autore di alcuni libri sull’alimentazione, su un corretto stile di vita attraverso il cibo, oltre che autore di numerosi programmi tv. Proprio la televisione e i social, il suo profilo Facebook conta 250mila contatti, gli hanno dato notorietà, ma ciò che conta è dare pareri autorevoli e scientificamente provati, soprattutto su un tema così fondamentale come l’alimentazione. “Quello che dico e che scrivo è la mia vita – spiega – l’importante è indirizzare la popolazione verso le scelte giuste per la salute. Il mio modo di comunicare è propositivo; parlo i quello che fa bene alla salute, il cibo deve essere visto come strumento del piacere”. Forte sostenitore della piramide alimentare, che sta alla base della dieta mediterranea, Bianchi sconsiglia di avvicinarsi alla miriade di diete che popolano la rete, promettono risultati immediati ma non duraturi.

Il servizio completo con l’intervista nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

marco bianchi 1

CHE 2015 SARA’? VE LO DICIAMO A TUTTO TONDO

Sarà un 2015 tra luci ed ombre quello che ci troveremo a vivere. Economicamente migliore dell’anno passato perchè il Pil è destinato ad aumentare e il deprezzamento dell’euro faciliterà le esportazioni. Ma bisogna lavorare molto soprattutto sull’attrazione delle imprese suo nostro territorio e sul trattenere i capitali arrivati. Il Laboratorio di Economia locale dell’Università Cattolica ha delineato necessità e prospettiva del nuovo anno sulla base dei dati del tessuto economico sociale del 2014. Un anno in cui la disoccupazione ha toccato livelli record così come la chiusura di imprese. È drammaticamente facile, in una situazione di questo tipo trovarsi senza un’occupazione dall’oggi al domani. In tre mesi si può perdere tutto, lavoro, famiglia e dignità, ciò che rimane è la strada che accoglie, non giudica, ma mette pesantemente alla prova. E’ accaduto a Paolo, 63 anni, arrivato a Piacenza senza un tetto. Un letto l’ha trovato al rifugio Segadelli, alla stazione. Lì ha trovato persone che l’hanno ascoltato e gli hanno fatto ritrovare la fiducia in se stesso. Oggi Paolo ha un lavoro, una casa e vive dignitosamente.

In questo inizio 2015 nel panorama politico locale non manca la carne al fuoco soprattutto in casa PD. Potrebbe arrivare un rimpasto se ci fossero anche le deleghe al Commercio, oltre all’Ambiente, da ridistribuire, nel caso in cui Katia Tarasconi approdi un Regione. Un partito in salute sì, ma deboluccio, diviso fra correnti ed aree. Abbiamo chiesto ad Ernesto Carini, uomo di sinistra per anni dentro al meccanismo amministrativo, una visione ormai da osservatore esterno.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata3.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata3.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2014/12/logo1.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

AGROALIMENTARE SOSTENIBILE? SI PUO’

Parlare e soprattutto fare agricoltura sostenibile si può. In un convegno all’università Cattolica si sono confrontati agronomi ed esperti del settore. L’agricoltura sostenibile è un modo di fare agricoltura nel rispetto degli aspetti ambientali, sociali ed economici. Per fare questo è necessario aumentare la conoscenza scientifica in questo settore, investire in nuove tecnologie, tenere in considerazione l’ambiente di coltivazione nel suo complesso, realizzare progetti che dimostrino che è possibile gestire le colture in modo sostenibile, trasferendo le informazioni teoriche in pratica.

agri sostenibile 1agri sostenibile

B-HEART, UNA NUOVA IDEA D’IMPRESA PRESENTATA ANCHE A PIACENZA

Sono due studenti dell’Università Cattolica di Piacenza ad essersi aggiudicati la medaglia d’argento a Start Cup Lombardia la Business Plan Competition promossa dalle migliori università e dagli incubatori attivi sul territorio lombardo per favorire la crescita di nuove imprese a contento innovativo. Marco Caramatti e Alessandro Maria Avitabile sono gli ideatori di B-Heart, un braccialetto per i neonati che assicura il costante monitoraggio dei parametri vitali, inviati alla madre per rassicurarla in ogni momento. Delle novantuno idee presentate, sono stati sedici i giovani finalisti che, con presentazioni di tre minuti a testa, hanno cerato di “convincere” i giurati -imprenditori, venture capitalist e professionisti- del valore imprenditoriale della propria idea.  “Volevamo un prodotto che fosse semplice, ma realmente utile ed in grado di risolvere una problematica reale; da qui B-Heart – proseguono i due studenti -. Fin da subito abbiamo intuito che la reale potenzialità dell’idea si sarebbe espressa al di fuori delle mura universitarie. Abbiamo quindi iniziato a muoverci ricercando un partner tecnologico che avrebbe potuto trasformare l’idea in prodotto”. Tra l’altro uno dei due studenti ideatori di B-Heart aveva partecipato anche alla sezione piacentina di Start Cup Emilia Romagna 2014 e aveva registrato il suo pitch da 90” all’interno di E-Qbo. La sua presentazione insieme a tante altre è visibile alla pagina startcup2014.zero523.tv

Alessandro Maria AvitabileMarco Caramatti Startcup

 

FARINETTI: “COPIARE E’ UNA DELLE ARTI MIGLIORI”

Quando parla ai giovani non lo ferma nessuno. Oscar Farinetti ormai a Piacenza è di casa. Ci torna ancora più volentieri quando è chiamato a parlare con gli studenti, con i ragazzi forieri di nuove idee che potrebbero diventare impresa. Alla Cattolica ha incontrato gli studenti in vista di Expo 2015, questa grande opportunità che va saputa cogliere nel modo migliore e nei tempi giusti. Non vuole dare consigli anche se i ragazzi lo ascoltano rapiti, presi dal suo modo informale e coinvolgente di portare esempio calzanti. “Porto ai ragazzi i segreti della mia vita, ad esempio credo che copiare sia l’arte più bella del mondo – spiega – significa che c’è qualcuno più bravo di te da cui puoi prendere spunto, non imitare”. Il successo dell’apertura di Eataly se lo aspettava? “Sì, anche se bisogna attendere che cali l’effetto novità, ma la botta è stata più grande di ciò che pensavo”. Grande amico e e grande estimatore del presidente del Consiglio Matteo Renzi, abbiamo chiesto a Farinetti un commento sull’abolizione dell’art. 18: “Bisogna fare in modo che quel 10% di imprenditori malandrini siano smascherati così come quel 10% di lavoratori pelandroni. Non può essere un giudice a decidere questo. L’art. 18 va mantenuto solo contro le discriminazioni”.