Prima ci ha provato il consigliere Domeneghetti, poi la collega Soresi. Stessa risposta per entrambi: rifiuto da parte della maggioranza di presentare e discutere l’interrogazione orale relativa a verifiche ed approfondimenti rispetto alla falsa fideiussione di piazza Cittadella, ultimo punto all’ordine del giorno nella seduta di consiglio comunale.
Dopo la trattazione dei primi tre punti, il consigliere Nicola Domeneghetti ha chiesto, con una mozione d’ordine, di anticipare l’interrogazione su piazza Cittadella al posto della risoluzione di ApP su Assange. Mozione messa ai voti e respinta, dopo che che il capogruppo Infantino ha liquidato la richiesta con un “abbiamo argomenti più importanti a cui pensare”, lasciando abbastanza interdetti i consiglieri di opposizione. Anche perché la discussione è proseguita con la breve presentazione del consigliere Rabuffi della risoluzione sul diniego di estradizione di Assange che, seppur lodevole, è stata ritirata perché ad oggi il giornalista, dopo aver negoziato con le autorità statunitensi, è stato liberato.
Ci ha riprovato, a stretto giro, la capogruppo di Fratelli d’Italia Soresi “prendete atto del fatto che esistiamo! – ha esclamato – dato che l’interrogazione era scritta, ma passati 30 giorni, abbiamo dovuto convertirla in orale, vi chiediamo di poterla presentare, essendo a fine seduta, ci sta giusto il tempo della presentazione”. Stavolta è il capogruppo PD Fossati a rispondere “per l’ennesima volta una richiesta strumentale, fuori dal mondo. Abbiamo parlato di piazza Cittadella in un consiglio ad hoc, in intere commissioni”.
“Siamo sorpresi che la maggioranza non si accorga di quanto questo tema interessi alla gente – ha sottolineato il consigliere Papamarenghi – qualcuno addirittura è arrivato ad invocare un referendum e voi invece che fate, ci dite che c’è altro da fare. O dietro questa partita si nasconde altro, oppure affrontiamo il tema senza alcun problema”.
Respinta anche la seconda richiesta, con la maggioranza compatta a votare contro la proposta di Fratelli d’Italia. Prossimo appuntamento, mercoledì 10 con la commissione 5 e l’audizione del Collegio dei Revisori sempre che, anche questa settimana, non venga annullata perché incompatibile con la natura stessa della commissione.