COVID: POSITIVI ANCORA IN CALO. MA NELLE CRA CASI IN AUMENTO

La curva dei contagi sta ancora scendendo in modo lento ma progressivo; questo porta a pensare che si sia arrivati alla fase di plateau e alla riduzione dei casi positivi. Il dottor Guido Pedrazzini, direttore sanitario dell’Asul , ha illustrato la situazione epidemiologica della settimana, mettendo in evidenza il graduale miglioramento della situazione, anche se restano criticità per quanto riguarda le positività dei bambini. Venendo ai numeri i nuovi casi registrati a Piacenza sono 5494, in calo dell’11.3% rispetto alla settimana precedente. I positivi ogni 100mila abitanti sono 1934 a Piacenza, 2879 in Emilia Romagna, 2048 in Lombardia e 2053 in Italia.

Oltre 25 mila i tamponi eseguiti di cui il 21.6% è positivo, anche questo dato è in calo rispetto alla settimana scorsa, segno di una lenta riduzione.

Nelle CRA il numero di positivi invece cresce sua tra gli ospiti che tra gli operatori: 75 gli anziani positivi, per lo paucisintomatici o asintomatici, solo 4 casi sono più impegnativi, tra gli operatori 24 sono risultati positivi per l’80% senza sintomi. Anche 140 operatori sanitari dell’Ausl sono in quarantena perché positivi.

L’incidenza in base alle fasce d’età vede ogni 100mila abitanti vede il maggior numero di casi tra 0-18 anni (3704), tra 19-40 anni i positivi sono 2252, tra 41-64 anni i casi sono 1787 ogni 100mila abitanti. Scorporando la fascia 0-18 in base alla frequentazione delle scuole si ha la 0-5 in cui i positivi sono 3077 ogni 100mila abitanti, 6-10 in cui schizzano a 5066 positivi, 11-13 i positivi sono 3623 e tra 14-18 arrivano a 2906. Nelle ultime due fasce i numeri sono in calo sia per l’aumentata capacità comportamentale sia per la copertura vaccinale.

Le persone in isolamento e quarantena sono 10445, di cui la parte del leone la fanno i positivi, circa 9 mila persone.

In leggero calo le segnalazioni alle USCA: 1468 in una settimana, con una media giornaliera di 209.7 chiamate.

Gli accessi medi giornalieri al pronto soccorso sono 23, i ricoveri Covid 217 (metà di questi arriva dal domicilio, il resto dal monitoraggio ospedaliero). Le attività chirurgiche garantite presso l’ospedale cittadino sono quelle di urgenza, oncologiche e non rimandabili. “Il tasso di ospedalizzazione delle persone con tampone positive ricoverate in ospedale è 0.8% – ha specificato Pedrazzini – per cui la maggior parte dei piacentini postivi è a casa, per il 35-40% asintomatico”.

In ospedale i ricoveri in area critica sono una ventina di cui 7 in terapia intensiva, prevalentemente persone non vaccinate. I decessi sono 16, con età media di 80 anni, decedute per quadri clinici già compromessi o con fragilità estreme.

“La situazione è in miglioramento – ha confermato il direttore sanitario Pedrazzini – i segnali a Piacenza lo confermano, per essere certi occorre aspettare la prossima settimana. L’attività di self test promossa dalla regione rivolta a chi ha anche le dose booster, ci ha aiutato a recuperare le segnalazioni e prendere in carico i positivi”.

La campagna vaccinale prosegue ed è stata incrementata; pronta a eseguire 18mila vaccini a settimana. Percentuali di copertura molto alto in quasi tutte le fasce d’età, compresa quella 12-19 con 89% di copertura. Anche per questa fascia è consentita la terza dose purché la seconda sia avvenuta almeno da 4 mesi.

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