SQUADRE DI MEDICI A DOMICILIO, DA DOMANI SI RADDOPPIA

In una settimana hanno visitato 283 persone tra la città e la provincia, montagna compresa. Per 13 di queste è stata necessario il ricovero in ospedale. Le richieste per le unità speciali di continuità assistenziali, 12 ad oggi, (le squadre dei medici a domicilio) sono tantissime per questo, tra pochi giorni, raddoppieranno. Obiettivo: individuare precocemente i casi sospetti di Covid 19 ed intervenire attivamente con la terapia. La dottoressa Anna Maria Andena, coordinatrice del progetto, ci spiega come funziona.

 

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VENTURI: “ABBIAMO SUPERATO LA FASE CRITICA”. A PIACENZA ANCORA 25 DECESSI, 81 NUOVI CONTAGI

“La malattia è in fase di contenimento, oggi abbiamo superato la fase più dura” sono le parole del commissario per l’emergenza Sergio Venturi nel quotidiano annuncio dei dati giornalieri che riguardano la regione. Ma a Piacenza i decessi sono 25, numeri che non scendono. A livello regionale sono 88 le vittime. Perché, viene da chiedersi? Da giorni si vede un calo dei contagi, ma a Piacenza resta una situazione grave. Lo scriviamo perché sono i numeri ad imporcelo. Sono i decessi relativi ai contagi della prima fase dell’emergenza? Quando le restrizioni non erano ancora rigide? Sarà certamente così, ma umanamente parlando di questi numeri non me possiamo più, sono un pugno nello stomaco ogni giorno.

Complessivamente sono 14.787 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 713 in più rispetto a ieri; 58.457 i test effettuati, 3.925 in più.
Sono 6.443 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere; quelle ricoverate in terapia intensiva sono 359, 6 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.644 a 1.732.

A Piacenza i nuovi contagi sono 81 in più rispetto a ieri, per un totale di 2716. Un aumento che rappresenta meno del 3% del totale.

Salgono le guarigioni, che raggiungono quota 1.566 (89 in più rispetto a ieri), 1.150 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, 416 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

COVID 19: CONTAGI DIMEZZATI. A PIACENZA ANCORA DECESSI IN AUMENTO, 27 IN UNA GIORNATA

Calano i contagi ma non i decessi e Piacenza continua a soccombere al triste primato di città con il maggior numero di vittime. 27 sono i decessi che si contano in una sola giornata, a livello regionale dove se ne sono registrati 106, mai un numero così alto (comprende persone venute a mancare nei giorni scorsi).

Calano i contagi: sono 543 quelli nuovi che portano a 14074 i casi totali. A Piacenza sono 119. “La crescita dei contagi si è dimezzata rispetto alla settimana scorsa – ha specificato Venturi – questo significa che dobbiamo tenere duro perché i risultati stanno arrivando, così come la diminuzioni dei servizi delle ambulanza per Covid 19”. Sono 6069 le persone in isolamento a casa.

In aumento anche le guarigioni: 250 in più rispetto a ieri, per un totale di 1477. Solo 2 in più i malati ricoverati in terapia intensiva negli ospedali dell’Emilia Romagna.

 

 

UN MINUTO DI SILENZIO PER LE VITTIME DELL’EPIDEMIA

Un minuto di silenzio per le 516 vittime uccisa dal Covid 19. Da sola la nostra provincia conta un terzo dei morti in tutta la regione, un dato impressionante. L’unico, seppur lieve, conforto è che i contagi stanno lentamente diminuendo. Il sindaco Barbieri, tornata in Comune dopo essere completamente guarita, ha ricordato le vittime con il minuto di silenzio alle ore 12, così come hanno fatto sindaco e istituzioni in tutta Italia. In una piazza Cavalli deserta e illuminata da un sole pallido, Piacenza ha reso omaggio ai suoi morti.

VENTURI: “A PIACENZA SERVIZI IN AMBULANZA PER COVID CALATI DI 1/3”. ANCORA 21 DECESSI

Prosegue a Piacenza il trend positivo sia nella diminuzione dei contagi sia nei servizi in ambulanza per Covid 19. Lo ha confermato il commissario Venturi che ha snocciolato i dati a testimonianza di questo: “a Piacenza ieri i servizi in ambulanza sono stati 57, non accadeva dal 4 marzo. Il picco si è registrato il 16 marzo con 157 servizi. I dati si sono più che dimezzati. Stesso discorso anche per i contagi: oggi a Piacenza i nuovi casi sono 41 per un totale di 2516”.

Restano però ancora alti i decessi passati da 1.443 a 1.538: 95 quelli nuovi, a Piacenza se ne contano ancora 21. Troppi per la nostra città che è piegata su stessa da settimane piangendo tantissime vittime.

In tutto sono 13.531 i casi di positività al Coronavirus, 412 in più di ieri. 50.990 i test refertati, 1.551 in più rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 5.896 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere; relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 351, 18 in più rispetto a ieri.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.227 (86 in più rispetto a ieri), 926 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”; 301 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

CONTAGI ANCORA IN CALO. MA A PIACENZA SI CONTANO 26 DECESSI. VENTURI: “NEI PROSSIMI GIORNI CALERANNO ANCHE I DECESSI”

I contagi continuano a calare, prosegue il trend di riduzione dei casi percentuali.  “Non è il momento di mollare. Rispettiamo regole e restrizioni”. Ha detto il commissario per l’emergenza in Emilia Romagna Venturi, sostenuto anche dal dato delle guarigioni 1.141 in totale (+66)

Un dato che non riesce a soddisfarci appieno, almeno per quanto riguarda Piacenza dove i decessi proseguono inesorabili ogni giorno, nella triste conta del bollettino di guerra. I decessi sono 99 in più rispetto a ieri (giorno in cui si è registrato il minor numero dall’inizio dell’emergenza), passano da 1.344 a 1.443. Di questi 26 sono residenti nella provincia di Piacenza. Numeri ancora troppo alti.

Complessivamente sono 13.119 i casi di positività al Coronavirus, 736 in più di ieri. Questo il dato relativo all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Sono 5.726 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, (368 in più rispetto a ieri); relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 333, 17 in più rispetto a ieri.

“Continua il trend osservato nei giorni precedenti- afferma Venturi- quindi una moderata riduzione dei casi percentuali, confermati dalla riduzione degli accessi in Pronto soccorso e, attraverso il 118, in ospedale per polmonite interstiziale. Purtroppo, è ancora alto il numero dei decessi, ma ci aspettiamo comunque una significativa riduzione sia dei contagi che dei decessi nei prossimi giorni. Stiamo ponendo particolare attenzione alla situazione delle case protette, che ormai restano l’unico vero focolaio d’infezione sul territorio, perché- chiude Venturi- osserviamo come le misure di distanziamento sociale comincino a dare i primi risultati. Ma non è questo il momento di mollare: rispettiamo tutti regole e restrizioni”.

Per quanto riguarda i contagi sono 85 in più quelli registrati a Piacenza che portano a 2475 le persone positive al Covid 19. Parma 1.809 (57 in più), Reggio Emilia 2.146 (150 in più), Modena 2.094 (172 in più), Bologna 1.504(+157 in più rispetto a ieri, e 239  Imola, nessuno in più), Ferrara 300(19 in più rispetto a ieri), 553 (32 in più), Forlì-Cesena 642 (di cui 318 a Forlì, 18 in più rispetto a ieri, e 324 a Cesena, 12 in più), Rimini 1.357 (34 in più).

 

AUTISMO E DISABILITA’ AL TEMPO DEL CORONAVIRUS. IL RACCONTO DI STEFANIA E TARIKU

“Siamo riusciti a raggiungere un equilibrio solo alla quinta settimana di reclusione. Bisogna accettare la situazione ed elaborarla”. A dirlo è Stefania, mamma di Tariku ragazzo autistico che, fin da subito, si è reso conto del forte cambiamento a cui anche lui, suo malgrado, si sarebbe dovuto adattare. “C’è preoccupazione, paura soprattutto all’inizio, ma poi si elabora e la rabbia cede il posto all’accettazione”.

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VENTURI: “PER LA PRIMA VOLTA CALANO I DECESSI IN EMILIA”. A PIACENZA 22 MORTI

Per la prima volta, dopo svariate settimane, diminuisce il numero dei decessi almeno a livello regionale: 77 in una giornata. Piacenza però conta ancora 22 morti che fanno riferimento ai contagi dell’inizio dell’epidemia arrivata nella nostra città. I casi positivi a Piacenza sono 114 in più rispetto a ieri, per un totale di 2390, che corrisponde a meno del 5%; a livello regionale i nuovi casi sono 795 in più per un totale di 12383 “un calo relativo – spiega Sergio Venturi – che sta portando ad un progressivo miglioramento della situazione”. 5358 persone sono in isolamento domiciliare con lievi sintomi; 115 le nuove guarigioni che raggiungono quota 1075.Sono 52.991 i test refertati, 5.193 in più sempre rispetto a ieri.

“A Piacenza il numero dei positivi affetti da polmoniti da Covid è al pari dei dati del 4 marzo, ovvero all’inizio dell’epidemia. Ha dimezzato il numero dei contagi, questo è molto rassicurante” ha spiegato il commissario Venturi. “Dalla prossima settimana cominceremo dagli operatori sanitari con i test sierologici, effettuati attraverso prelievi di sangue. Sono in arrivo 100 mila test per i 62 mila dipendenti delle asl; se il test è negativo dopo 15 giorno ne farà uno nuovo, se anche questo è negativo sarà considerato non affetto dal virus, se positivo invece si prenderanno le precauzioni del caso”.

 

25 DECESSI, ANCORA NUMERI TROPPO ALTI . VENTURI “LA MAGGIOR PARTE DEI TAMPONI E’ NEGATIVA”

Altri 25 decessi, numeri che continuano ad essere troppo alti per Piacenza, che si faticano ad accettare. Ma non ci può e non ci si deve abituare a questa ecatombe. “Sono persone che non ci sono più – ha detto il commissario Venturi – se solo un mese fa ci avessero detto che in Emilia ci sarebbero stati 1267 morti nessuno ci avrebbe creduto. Dobbiamo continuare a combattere insieme questa battaglia, non è il momento dei rancori, ma dell’unità. Non ci dobbiamo dividere in questo momento che è come una guerra. Non si deve speculare, arriveremo dall’altra parte del mare solo insieme”.

I casi di positività in Emilia sono 777 in più rispetto a ieri, per un totale di 11588, di questi 5057 sono in isolamento domiciliare perché presentano sintomi particolari, 168 in più le guarigioni per un totale di 960, sono 7 in più i ricoveri in terapia intensiva che arrivano a 308.

I tamponi refertati sono 5403, di questi solo 2130 sono positivi, “questo è molto confortante, perché conferma la tendenza di questi ultimi giorni, ovvero che la maggior parte dei test è negativa, cosa che si era verificata solo all’inizio dell’epidemia”. A Piacenza sono 63 i nuovi casi di positività, in calo rispetto a ieri, per un totale di 2276 complessivi. Una crescita che si conferma la più bassa a livello regionale. “L’ospedale di Piacenza – ha concluso Venturi – è messo a dura prova, ma stiamo andando verso una significativa riduzione dei casi”.

BARBIERI: “NON CI POSSIAMO PERMETTERE DI MOLLARE LA PRESA”. SUI MINORI CONTAGI “SONO MOLTO CAUTA”

Sta meglio il sindaco Barbieri, in attesa dell’esito del quarto tampone che le confermerà la guarigione dal Coronavirus; intanto prosegue senza sosta il lavoro da casa, dove è in isolamento dal 4 marzo, con i sindaci e la regione.

“Quello che ci interessa maggiormente è spezzare il contagio, l’unico modo per combattere questo virus sconosciuto, non possiamo mollare la presa”.

“La cosa mi che addolora di più? Non poter ancora dire ai piacentini che questo incubo è finito e non poter stare accanto alle persone che hanno perso un parente o un amico senza poterli assistere, questo è il pensiero che mi angoscia”.

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