VENTURI: “A PIACENZA SERVIZI IN AMBULANZA PER COVID CALATI DI 1/3”. ANCORA 21 DECESSI

Prosegue a Piacenza il trend positivo sia nella diminuzione dei contagi sia nei servizi in ambulanza per Covid 19. Lo ha confermato il commissario Venturi che ha snocciolato i dati a testimonianza di questo: “a Piacenza ieri i servizi in ambulanza sono stati 57, non accadeva dal 4 marzo. Il picco si è registrato il 16 marzo con 157 servizi. I dati si sono più che dimezzati. Stesso discorso anche per i contagi: oggi a Piacenza i nuovi casi sono 41 per un totale di 2516”.

Restano però ancora alti i decessi passati da 1.443 a 1.538: 95 quelli nuovi, a Piacenza se ne contano ancora 21. Troppi per la nostra città che è piegata su stessa da settimane piangendo tantissime vittime.

In tutto sono 13.531 i casi di positività al Coronavirus, 412 in più di ieri. 50.990 i test refertati, 1.551 in più rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 5.896 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere; relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 351, 18 in più rispetto a ieri.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.227 (86 in più rispetto a ieri), 926 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”; 301 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

CONTAGI ANCORA IN CALO. MA A PIACENZA SI CONTANO 26 DECESSI. VENTURI: “NEI PROSSIMI GIORNI CALERANNO ANCHE I DECESSI”

I contagi continuano a calare, prosegue il trend di riduzione dei casi percentuali.  “Non è il momento di mollare. Rispettiamo regole e restrizioni”. Ha detto il commissario per l’emergenza in Emilia Romagna Venturi, sostenuto anche dal dato delle guarigioni 1.141 in totale (+66)

Un dato che non riesce a soddisfarci appieno, almeno per quanto riguarda Piacenza dove i decessi proseguono inesorabili ogni giorno, nella triste conta del bollettino di guerra. I decessi sono 99 in più rispetto a ieri (giorno in cui si è registrato il minor numero dall’inizio dell’emergenza), passano da 1.344 a 1.443. Di questi 26 sono residenti nella provincia di Piacenza. Numeri ancora troppo alti.

Complessivamente sono 13.119 i casi di positività al Coronavirus, 736 in più di ieri. Questo il dato relativo all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Sono 5.726 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, (368 in più rispetto a ieri); relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 333, 17 in più rispetto a ieri.

“Continua il trend osservato nei giorni precedenti- afferma Venturi- quindi una moderata riduzione dei casi percentuali, confermati dalla riduzione degli accessi in Pronto soccorso e, attraverso il 118, in ospedale per polmonite interstiziale. Purtroppo, è ancora alto il numero dei decessi, ma ci aspettiamo comunque una significativa riduzione sia dei contagi che dei decessi nei prossimi giorni. Stiamo ponendo particolare attenzione alla situazione delle case protette, che ormai restano l’unico vero focolaio d’infezione sul territorio, perché- chiude Venturi- osserviamo come le misure di distanziamento sociale comincino a dare i primi risultati. Ma non è questo il momento di mollare: rispettiamo tutti regole e restrizioni”.

Per quanto riguarda i contagi sono 85 in più quelli registrati a Piacenza che portano a 2475 le persone positive al Covid 19. Parma 1.809 (57 in più), Reggio Emilia 2.146 (150 in più), Modena 2.094 (172 in più), Bologna 1.504(+157 in più rispetto a ieri, e 239  Imola, nessuno in più), Ferrara 300(19 in più rispetto a ieri), 553 (32 in più), Forlì-Cesena 642 (di cui 318 a Forlì, 18 in più rispetto a ieri, e 324 a Cesena, 12 in più), Rimini 1.357 (34 in più).

 

AUTISMO E DISABILITA’ AL TEMPO DEL CORONAVIRUS. IL RACCONTO DI STEFANIA E TARIKU

“Siamo riusciti a raggiungere un equilibrio solo alla quinta settimana di reclusione. Bisogna accettare la situazione ed elaborarla”. A dirlo è Stefania, mamma di Tariku ragazzo autistico che, fin da subito, si è reso conto del forte cambiamento a cui anche lui, suo malgrado, si sarebbe dovuto adattare. “C’è preoccupazione, paura soprattutto all’inizio, ma poi si elabora e la rabbia cede il posto all’accettazione”.

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VENTURI: “PER LA PRIMA VOLTA CALANO I DECESSI IN EMILIA”. A PIACENZA 22 MORTI

Per la prima volta, dopo svariate settimane, diminuisce il numero dei decessi almeno a livello regionale: 77 in una giornata. Piacenza però conta ancora 22 morti che fanno riferimento ai contagi dell’inizio dell’epidemia arrivata nella nostra città. I casi positivi a Piacenza sono 114 in più rispetto a ieri, per un totale di 2390, che corrisponde a meno del 5%; a livello regionale i nuovi casi sono 795 in più per un totale di 12383 “un calo relativo – spiega Sergio Venturi – che sta portando ad un progressivo miglioramento della situazione”. 5358 persone sono in isolamento domiciliare con lievi sintomi; 115 le nuove guarigioni che raggiungono quota 1075.Sono 52.991 i test refertati, 5.193 in più sempre rispetto a ieri.

“A Piacenza il numero dei positivi affetti da polmoniti da Covid è al pari dei dati del 4 marzo, ovvero all’inizio dell’epidemia. Ha dimezzato il numero dei contagi, questo è molto rassicurante” ha spiegato il commissario Venturi. “Dalla prossima settimana cominceremo dagli operatori sanitari con i test sierologici, effettuati attraverso prelievi di sangue. Sono in arrivo 100 mila test per i 62 mila dipendenti delle asl; se il test è negativo dopo 15 giorno ne farà uno nuovo, se anche questo è negativo sarà considerato non affetto dal virus, se positivo invece si prenderanno le precauzioni del caso”.

 

25 DECESSI, ANCORA NUMERI TROPPO ALTI . VENTURI “LA MAGGIOR PARTE DEI TAMPONI E’ NEGATIVA”

Altri 25 decessi, numeri che continuano ad essere troppo alti per Piacenza, che si faticano ad accettare. Ma non ci può e non ci si deve abituare a questa ecatombe. “Sono persone che non ci sono più – ha detto il commissario Venturi – se solo un mese fa ci avessero detto che in Emilia ci sarebbero stati 1267 morti nessuno ci avrebbe creduto. Dobbiamo continuare a combattere insieme questa battaglia, non è il momento dei rancori, ma dell’unità. Non ci dobbiamo dividere in questo momento che è come una guerra. Non si deve speculare, arriveremo dall’altra parte del mare solo insieme”.

I casi di positività in Emilia sono 777 in più rispetto a ieri, per un totale di 11588, di questi 5057 sono in isolamento domiciliare perché presentano sintomi particolari, 168 in più le guarigioni per un totale di 960, sono 7 in più i ricoveri in terapia intensiva che arrivano a 308.

I tamponi refertati sono 5403, di questi solo 2130 sono positivi, “questo è molto confortante, perché conferma la tendenza di questi ultimi giorni, ovvero che la maggior parte dei test è negativa, cosa che si era verificata solo all’inizio dell’epidemia”. A Piacenza sono 63 i nuovi casi di positività, in calo rispetto a ieri, per un totale di 2276 complessivi. Una crescita che si conferma la più bassa a livello regionale. “L’ospedale di Piacenza – ha concluso Venturi – è messo a dura prova, ma stiamo andando verso una significativa riduzione dei casi”.

BARBIERI: “NON CI POSSIAMO PERMETTERE DI MOLLARE LA PRESA”. SUI MINORI CONTAGI “SONO MOLTO CAUTA”

Sta meglio il sindaco Barbieri, in attesa dell’esito del quarto tampone che le confermerà la guarigione dal Coronavirus; intanto prosegue senza sosta il lavoro da casa, dove è in isolamento dal 4 marzo, con i sindaci e la regione.

“Quello che ci interessa maggiormente è spezzare il contagio, l’unico modo per combattere questo virus sconosciuto, non possiamo mollare la presa”.

“La cosa mi che addolora di più? Non poter ancora dire ai piacentini che questo incubo è finito e non poter stare accanto alle persone che hanno perso un parente o un amico senza poterli assistere, questo è il pensiero che mi angoscia”.

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MEDICI A DOMICILIO: “LE PERSONE VIVONO IN SOLITUDINE, HANNO PAURA E SONO ANGOSCIATE”

“Abbiamo trovato persone con una forte paure, sole e angosciate”. Così la dottoressa Giuliana Rapacioli ha descritto le persone incontrate a domicilio, nella prima giornata di continuità assistenziale insieme all’infermiere Mirko Zardi. Hanno visitato una decina di pazienti raggiunti nelle loro abitazioni su indicazione del medico di famiglia. Soprattutto anziani, ma non solo. “Abbiamo percepito una grande solitudine e ansia, tanto che le persone hanno vissuto il nostro arrivo quasi come un momento conviviale sebbene non ci sia stato alcun contatto”. Ecco la sua testimonianza

https://www.facebook.com/AuslPc/videos/204820014082103/

 

 

SONO 23 I DECESSI A PIACENZA. VENTURI RASSICURA “A PIACENZA I SERVIZI DI AMBULANZA PER COVID SONO CALATI DEL 40%”

I decessi sono ancora troppi: 92 in Emilia Romagna (1077 in totale) di cui 23 a Piacenza in una sola giornata. Si respira però un cauto ottimismo, almeno questo è ciò che lascia trapelare il commissario per l’emergenza Sergio Venturi. Un ottimismo che si basa sui dati: “i servizi di ambulanza – ha riferito Venturi – sono in significativa diminuzione in quasi tutta la regione: a Piacenza il picco si è registrato con 166 servizi, ieri se ne sono registrati 110, con una riduzione del 40%”. I nuovi contagi a Piacenza sono 141 in più rispetto a ieri, per un totale di 2122 casi di positività. “Il trend è in significativa riduzione rispetto a ieri, la nostra speranza e convinzione è che continui così”.

In Emilia sono 10.054 i casi positivi, 800 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 4.265. 721 le guarigioni (+ 163), i pazienti in terapia intensiva sono 294, solo 3 in più di ieri. 38.045 i test refertati, 4.518 in più sempre rispetto a ieri. Sono 4.265 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (273 in più rispetto a ieri).

 

ANCORA 26 MORTI A PIACENZA. VENTURI “SPERIAMO DI SEGUIRE IL RALLENTAMENTO DELLA LOMBARDIA. SIAMO FIDUCIOSI”

Sono ancora numeri troppo alti i decessi che riguardano Piacenza: 26 in un’unica giornata. Salgono così a 892 i decessi totali in Emilia Romagna. Il numero dei contagi a Piacenza arriva a 1885, 120 in più rispetto a ieri.

Complessivamente in Emilia sono 8.535 di positività al Coronavirus, 980 in più di ieri. 31.200 i test refertati, 3.178 in più sempre rispetto a ieri.

“Già da un paio di giorni – ha specificato Venturi – stiamo assistendo ad un miglioramento dei dati relativi alla Lombardia, dove il contagio è iniziato prima, speriamo di seguire a ruota questo trend. Noi non siamo ancora in fase di rallentamento come la Lombardia perchè sul nostro territorio esistono fasi differenti della malattia e non c’è un contagio uniforme, non vedremo un calo uniforme, ma ci aspettiamo le prime contrazioni a Piacenza e a Parma che sono le province più colpite”.

In tutto, sono 3.669 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816 a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne. “I dati che riguardano i casi di isolamento a casa sono confortanti – ha spiegato Venturi – perché significa che la forma di malattia è meno aggressiva.  Così come i ricoverati in terapia intensiva, solo 7 in più rispetto a ieri”.

Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 423 (74 in più rispetto a ieri), 365 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 58 (più del doppio, rispetto a ieri quando erano 26) sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

IL GIORNO PIU’ NERO PER PIACENZA: 33 DECESSI. NUOVI CONTAGI IN CALO

E’ i giorno più nero per Piacenza dall’inizio dell’epidemia: 33 decessi in una sola giornata. Il numero dei contagi invece è in calo, i nuovi positivi sono 72, che portano il totale a 1765.

7.555 sono i casi positivi in Emilia-Romagna,850 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 3.226. Il commissario Venturi: “Con gli ulteriori positivi, abbiamo ‘consumato’ solo 4 posti letto in terapia intensiva in più: significa che i casi sono meno gravi. Per i prossimi giorni ci aspettiamo dati più positivi”. Complessivamente, sono 3.226 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (363 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 269, 4 in più rispetto a ieri.

349 le guarigioni (+20), i pazienti in terapia intensiva sono 269, quattro in più di ieri. Aumentano purtroppo i decessi, che arrivano a 816: 101 in più.

“Anche oggi, purtroppo- ha aggiunto Venturi – c’è l’immenso dolore per i decessi: i numeri rispecchiano l’evoluzione della malattia, fotografano la situazione passata e non il presente, esattamente come i tamponi”.

Perché così tanti decessi a Piacenza? I numeri che ogni giorno arrivano dalla regione pesano come pietre sulla nostra comunità che ogni giorni perde amici, parenti, conoscenti. Il direttore Baldino cerca di dare una risposta “il virus è nuovo, ha colto impreparati anche i sanitari, l’unico modo per fermare i decessi è bloccare il contagio e azzerare il contatto sociale”